Secondo una revisione scientifica condotta in Australia, le arance possono abbattere, per merito soprattutto dei flavonoidi, il rischio di tumore fino al 50% per la bocca, l’esofago e lo stomaco. Mentre polifenoli e terpeni bloccano in generale la crescita delle cellule maligne.
La ricerca guarda con interesse anche ad altri principi attivi del portentoso agrume frutto dell’arancio, ossia i triterpenoidi naturali, molecole simili ai terpeni, oli essenziali contenuti nelle bucce. Secondo un nuovo studio, cofinanziato dall’Airc e pubblicato sulla rivista internazionale Cancer Research, potrebbero combattere il tumore alla prostata. E’ stato scoperto che i triterpenoidi sintetici uccidono preferenzialmente le cellule di tumore alla prostata insensibili alla terapia a base di ormoni.
Queste molecole, in associazione con un derivato della vitamina A, si erano già mostrate efficaci contro il tumore al seno resistente agli ormoni. La speranza è che diventino un’arma contro una delle neoplasie più diffuse tra gli uomini. I ricercatori hanno già testato la «molecola della buccia d’arancia» in provetta e in modelli animali, con ottimi risultati. Ora tocca alle sperimentazioni cliniche. L’arancia, come saprai, apporta vitamina C dalle note proprietà antiossidanti: te ne assicuri 50 milligrammi per ogni etto (che è più o meno il peso di un’arancia sbucciata), quasi sufficiente a coprire il fabbisogno giornaliero di acido ascorbico (o vitamina C, che è di 60 milligrammi).
Ma ogni frutto è una specie di laboratorio fitochimico, nel senso che contiene diverse molecole benefiche, tra le quali oltre 200 tipi di polifenoli (anch’essi antiossidanti) e i terpeni, le sostanze che danno alla buccia delle arance il caratteristico odore. Se l’arancia è rossa, ancor meglio! Contiene molte antocianine, pigmenti naturali dallo straordinario potere antiossidante, e carotenoidi, i pigmenti che conferiscono il colore anche a zucca e carote.
Queste sostanze sono d’aiuto anche per i fumatori a prevenire il tumore del polmone.